Nell’ambito delle realtà della ristorazione, dalle strutture ricettive agli agriturismi, si moltiplicano i progetti rivolti a creare una rete finalizzata a scoraggiare lo spreco alimentare e a promuovere una nuova cultura del cibo, attraverso azioni mirate come la distribuzione delle cosiddette doggy/family bag.
Il tema dello spreco ha una valenza ambientale ed economico/sociale: a dimostrarlo è anche l’entrata in vigore della Legge n.166/2016 “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”.
Nel territorio marchigiano, già un anno fa, è stato presentato il progetto “Fatti gli avanzi tuoi”, frutto della convenzione sottoscritta dalla Camera di Commercio di Macerata insieme a Cosmari e nato con lo scopo di ridurre le quantità di alimenti gettati via, stimolando un cambio di mentalità in ristoratori e clienti grazie alla cosiddetta doggy-bag.
Sulla stessa linea, in questi giorni l’ATA Rifiuti Ancona, che raccoglie invece i Comuni nel bacino dell’anconetano, sta lavorando concretamente ad un progetto col medesimo nome.
Anche in questo caso l’azione incentra la propria attenzione al tema della riduzione dello spreco alimentare tramite una serie di interventi tra i quali spiccano, principalmente, i seguenti:
- favorire la riduzione degli sprechi nei ristoranti e nelle manifestazioni pubbliche tramite l’asporto del cibo non consumato
- favorire una rete in grado di intercettare cibo presso la grande distribuzione e di provvedere alla sua redistribuzione
- azioni di educazione ambientale sul tema dello spreco e della corretta alimentazione nelle scuole e presso le famiglie, con annesse azioni di monitoraggio dello spreco nelle mense e nelle case
L’ATA e l’Amministrazione comunale di Montemarciano hanno deciso di avviare questo progetto partendo dal coinvolgimento della ristorazione, delle scuole e delle famiglie del territorio.
Per capire l’importanza del network basta riflettere sui seguenti numeri: in Italia si sprecano circa 150 kg procapite di cibo; con questa quantità di cibo si potrebbero sfamare 44 milioni e mezzo di persone; il 21% di questo spreco avviene in casa o al ristorante.
Andrea Tittarelli, Assessore all’ambiente del Comune di Montemarciano, ha spiegato che allo scopo di fornire soluzioni efficaci e pratiche anti spreco è stato realizzato un apposito logo che sarà dato in concessione d’uso a tutti i ristoratori e alle associazioni aderenti, i quali, sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa, potranno disporre del logo e declinarne l’utilizzo sui contenitori e/o gadget che riterranno più consoni alle loro necessità. È stata inoltre predisposta la progettazione di una serie di prodotti di packaging e/o oggettistica dedicati all’iniziativa e riportanti il logo “Fatti gli avanzi tuoi”, che ristoratori e associazioni aderenti potranno poi procurarsi autonomamente nelle fasi successive all’avvio del progetto.
Al fine di agevolare la fase di start-up, ATA Rifiuti e Comune di Montemarciano forniranno gratuitamente agli esercizi commerciali aderenti una vetrofania dedicata, un totem da tavolo e un kit iniziale di buste di carta con il logo dell’iniziativa, da utilizzare per il confezionamento dei cibi non consumati richiesti dai propri clienti.
I ristoratori saranno i protagonisti di questa importante iniziativa che qualificherà i loro locali come esercizi virtuosi, impegnati concretamente nella lotta allo spreco alimentare e ciascun cittadino potrà ridurre gli sprechi di cibo semplicemente ordinando il servizio di asporto e “facendosi gli avanzi suoi”.
Va ricordato che Italia il primo freno alla diffusione della sportina per gli avanzi rimane quello dell’imbarazzo: solo il 9% infatti dichiara di farsi dare sempre il cibo o il vino avanzati mentre il 77% ritiene che ci siano ancora ostacoli. Ciononostante, quasi il 70% degli intervistati si dichiara molto o abbastanza convinto che il ricorso alla doggy/family bag prenderà piede anche in Italia e oltre il 60% ritiene che un pratico contenitore (in alluminio o in bioplastica compostabile), magari anche di design accurato, potrebbe essere di grande aiuto a superare l’imbarazzo di uscire dal ristorante con un contenitore per gli avanzi.
Quindi lieti e fiduciosi siamo certi che presto ognuno si farà… “gli avanzi propri”.